lunedì 6 settembre 2010

Fine agosto, Fonte Vetica e l'inferno degli arrosticini

Fine agosto 2010.
30 gradi in casa di mattina. Decidiamo di andare al fresco. Forse troppo fresco, perchè alle 11 di mattina c'erano 11 gradi scarsi. Vento secco che taglia le orecchie per via dei 1.600 metri di altezza. Oggi non si cucina e ci affidiamo alla griglia di uno spaccio. Le solite idee di Donatella.

 (La mappa per arrivarci è qui)


La Piana di Fonte Vetica è lunare, senza un albero, nè un arbusto e solo con erba bassa. Ci hanno ambientato diversi film Western e davvero lo ricorda il selvaggio West (Wild Wild West). E poi Campo Imperatore è a meno di 20 km, quindi è tutto un dire sul posto.
Ma lo spaccio di arrosticini, formaggi, salumi e carne da grigliare sembra essere li per chi ha avuto l'idea di fuggire dal caldo e dalla civile vita di città. Dal di fuori sembra uno spaccio del selvaggio West, sembra lo spaccio nelle riserve delle tribù dei pellerossa, ma dentro è un bel negozio, con celle frigorifere e tanto di bancone frigo.
Già dalle 11.30 si accendono le tipiche "fornacelle" per gli arrosticini e l'inferno prende forma. Qui, a 1.600 metri di altitudine si può capire che il cielo che sembra schiacciarti è un territorio, si può capire che gente ti sta intorno. Tedeschi, Inglesi e Italiani di varie province e Abruzzesi, naturalmente. Poco importa se prima di sera ci si rinchiude di nuovo in un appartamento, qui tutti fanno parte della piana di Fonte Vetica, nel selvaggio West.

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